sabato 28 febbraio 2009

È passato un anno ormai...

1 anno, 365 giorni, 52 settimane, 4 stagioni, 13 lune piene, tanti sogni, mille avventure, pura libertà in 10 anni di esperienza acquisiti...seguendo il flusso di energia della terra e i suoi segnali.
Grazie ad essa sono arrivato fin qua...un giorno tanto torneremo tutti alla terra, come deve essere...attendendo quel giorno cerco di vivere al massimo questa unica opportunità.

Credo ormai che starò qui a Bogotà più del previsto...forse 2 mesi in più...non mi manca quasi niente qui...una donna da amare, una casa dove stare, tanti amici e forse un lavoro come professore di italiano all'università...

Ho mille occasioni ed opportunità qui, Toyota mi ha contattato per sponsorizzarmi in un grande progetto che riguarda Hope, ho il mio libro tradotto in spagnolo, voglio condividere le mie esperienze e riflessioni, oggi ho una proiezione di foto all'università...la città mi ha accolto con grande clamore e ormai tanti parlano di me...che strana cosa...non mi piace questo protagonismo...non me lo sento addosso...ma prendo tutto quello che arriva...

Stasera mi faranno la festa e domani preparo le lasagne come contraccambio...

Grazie a tutti voi per l'energia che mi avete trasmesso nei vostri commenti e letture, serve per andare avanti a volte quando si è soli...un abbraccio forte e sentito.

Metto online alcune foto della laguna di Guatavita, dove nasce la storia di El Dorado ed alcune altre...Colombia es Passion!

sabato 21 febbraio 2009

Finalmente...la carta stampata!

Oggi per caso andai a prendere Hope al parcheggio dove la tengo e l'uomo della sicurezza mi dice:

"Ti ho visto sul giornale oggi.."...io risposi "Cosa?", e lui mi mostro l'articolo sul El Tiempo di Bogotá. Pensa te, mi misi a ridere e leggere, che cosa strana, un altro sogno che si realizza.
Andai con Gina a comprare 3 copie in una edicola e mi misi a leggere l'articolo.



Scritto da cani e con tanti errori e cose che io mai avevo detto...mi han dato del gigoló, di posti in cui non sono passato e tante altre cose, come che mi hanno dato 100 mila dollari di liquidazione, cosa folle, ora appena mi vedono mi assaltano pensando che tengo soldi, non sapendo che invece non ne tengo piú molti...argh!

Sono anche sul web, questo é il link dell'articolo:


Fatevi 2 risate su cosa c'é scritto e poi leggete i commenti in spagnolo, mi hanno ucciso e io ho prontamente replicato con un mega multi commento...spero sia chiaro tutto quello che quel pazzo giornalista non ha compreso per niente...
Comunque dai sono contento, mi hanno proposto anche di andare in televisione, ora vedremo un pó quello che passerá, mi chiamano in settimana e mi dicono...che pazzia, mai lo avrei pensato!

Vedremo adesso cosa succederá, io neanche me lo aspettavo piú, era 3 settimane che lo aspettavo ma poi avevo mandato una mail cruda al giornalista dicendo che ormai non lo attendevo piú e prontamente e senza avviso é arrivato, in modo direi estremamente mal fatto.

Vabbé sappiamo tutti come sono i giornalisti...

Ecco le foto di Hope e del vetro rotto:




Un abbraccio sentite...mancate tutti come l'acqua nel deserto...

lunedì 16 febbraio 2009

Villa de Leyva, 2 giorni perfetti!

Finalmente sono riuscito a trovare un termine adatto per descrivere Bogota', frenetica, non si ferma mai, tutto sempre in continuo movimento e pieno di accadimenti che ti riempiono la giornata a tal punto da non pensare che sia passato solo un giorno...
Torniamo a noi, dove ero rimasto, troppe cose sono successe che faccio fatica a ricordarmi tutto...dopo il cambio targa e quel sabato folle facendo l'alba, la settimana e' passata rapida.
Sono andato ad assistere ad una classe di italiano all'universita' di Bogota', leggendo per casualita' delle parti riguardanti Bologna, e' stata una strana sensazione, il mio italiano a volte scarseggia.
Ora attendo informazioni per poter fare da supervisore ed aiutare la prof. per le classi, molto richieste qui, l'italiano piace molto.



Continuo a vedermi con la divina Gina, mi piace molto e non vorrei perdermi in questa Bogota', succedono storie strane, come che davanti a casa sua ce' un tipo 40enne molesto che la perseguita, la filma, la controlla, insomma un vero pazzo, gli fa' trovare piccioni morti sulla porta di casa. Beh fatto sta' che questo pazzo una volta lo incontrai davanti a casa sua mentre uscivo dalla sua porta di casa, mi attese fuori con un bastone e mi voleva picchiare, io ho tirato fuori da Hope la mia picozza da montagna ed e' scappato, dicendoci che mi fa' fuori, e che tiene un'arma...un pazzo.


Per 3 o 4 giorni non mi feci vedere da quelle parti, lei veniva da me e tutto era tranquillo, poi un giorno, questo venerdi' mattina la riaccompagnai a casa, entrai con lei per una mezz'oretta lasciando la macchina fuori, e quando ritornai fuori trovai il vetro lato guidatore frantumato, sto' fottuto pazzo ha lanciato un mattone e mi ha rotto il vetro. Dopo la pulizia dei frammenti di vetri sparsi ovunque sono andato con Gina a denunciarlo. 4 lunghe ore di attesa ma almeno questa era fatta. Ora mi ritrovavo a girare per la citta' senza vetro, sotto l'acqua battente, cercando un posto dove ripararlo. Una giornata veramente stressante e di malumore per l'accaduto.

Nel frattempo io e Gina ci siamo organizzati in settimana per un week-end fuori porta, a 4 ore da Bogota', Villa de Leyva, un luogo incantato e coloniale che sembra perduto nel tempo.

Il venerdi' notte dormi da me e alle 5 del mattino ci svegliammo per partire. Alle 9:30 arrivammo in quella vecchia cittadina, strade e case di pietra ed una immensa piazza fatta tutta di pietra, veramente fantastica. Trovammo un camera per 50 mila pesos, 20 euro, niente male, in un bel posto vicino alla piazza e ci sistemammo in questo sabato a tratti nuvoloso.




Con la macchina andammo di volta a delle vicine cascate, strada sterrata e una lunga camminata nei boschi per ammirarle, uno bello spettacolo di natura, 5 cascate, attraversate a piedi scalzi per vederle tutte, un bel giretto soleggiato nelle colline colombiane...soli nella naturalezza. Questi luoghi tra l'altro sono ricchi di funghi, molti vengono a provarli da queste parti, li abbiamo cercati ma non trovati e come solito accade, dando un passaggio ad una coppia di ragazzi riceviamo in dono 2 funghi speciali. Li accettiamo con grazia ed andiamo con loro in un luogo a cercarne altri...beh ritorniamo a casa con una decina, per gli amici di Bogota'.




Incontrai per caso Chris in quel paese, il ragazzo che mi aveva ospitato a Bogota' per i primi 4 giorni, il mondo e' piccolo. Sabato ci siamo concessi di tutti, un buon gelato, del buon pane di yuca tradizionale, una buona pizza di mais e pancetta, 2 birre Club Colombia e una intensa notte d'amore. Con l'anima colma andai a letto. Sveglia puntata alle 8.

Alle 9, dopo un buon tinto e qualche barretta di cioccolato ci dirigiamo verso la incantata laguna di Iraguaque, un posto magico dove si narra che sia nata l'umanita'. In macchina mangiammo i funghi insieme ad una barretta di cioccolato, niente male. Arrivammo al posto, pagammo l'ingresso al parco nazionale e ci inoltrammo in questo cammino di diverse ore nella selva per arrivare alla laguna. Gli effetti si fecero sentire quasi subito...qualcosa di incredibilmente fiabesco accadde in quei boschi, un orgasmo continuo della naturalezza e una anima piena di emozioni. Senti il profondo e costante legame con la Pachamama, la madre terra, un legame indissolubile.




Dopo 6 ore di cammino, tra sole, selva, bosco, collina, visioni divine, a 3700 metri arrivammo alla incantata laguna. Le parole non possono esplicare e neanche avvicinarsi a farlo, purtroppo! Il tempo e' una variabile che non si sente in quella situazione e il cammino sembro' durare una intera vita.






Mangiamo qualche scatoletta di tonno con una fame vagabonda e ritornammo sui nostri passi prima che il buio ci colga. Ci colse invece della grandine e la pioggia, anch'essa voleva farsi sentire ed esplicare la sua importanza. L'accettammo e bagnati, con calma iniziammo la scivolosa discesa verso il bosco. Tutti sporchi e sudici di fango arrivammo finalmente alla macchina, dopo 8 ore di camminata, veramente stanchi e provati, troppe emozioni e l'anima gonfia da occludere il petto.




Ritornammo a Villa de Leyba, dove, dopo un caffe' tinto e una empanada, in 4, con Chris e Jennifer, io e Gina, ritornammo verso Bogota' di notte, 4 ore di strada buia non illuminata, senza strisce, sotto l'acqua, veramente dura. Arrivammo ieri notte alle 10:30, lasciai Gina a casa e tornai alla mia, penso con certezza che sia stato uno dei giorni piu' lunghi della mia vita.

Andai a letto stanco, sperando dell'articolo sul giornale che doveva salire ieri, domenica, ma niente da fare, quel fottuto giornalista mi prende per il culo, non mi interessa piu', solo carta stampata. Non ho dormito tutta notte, troppi caffe' per non pregiudicare la guida, solo alle 5 sono riuscito ad andare a letto e svegliarmi alle 10. Ora sono qui in Internet esplicando questi 3 giorni al cardiopalma, cercando di assimilarne le forti esperienze. Mancano ancora alcune foto della selva ma presto le metto...
Ancora non so' quando lascero' Bogota', il mio visto colombiano scade il 9 di marzo, quella e' la data ultima...
Avete poi letto il libro, commenti? vi e' piaciuto? Fatemi sapere, sono curioso...

Un abbraccio forte a tutti!

martedì 10 febbraio 2009

Innamorato della Locumbia!

Sono sempre a Bogota', fantastica energia ed instancabili persone.
Attendo ancora l'articolo sul giornale che sta' tardando, ho pagato l'affitto a casa del mio amico Matias fino alla fine di Febbraio...50 euro...mica male...mi emoziono insieme a Gina, una chica divina...per il resto mi sa' che dovro' trovare un lavoretto, forse faro' classi di italiano, vedremo un po', intanto un po' di foto...



Ho cambiato la targa, con emozione ho rimesso quella dell'Alaska...non originale e non in regola, ma ormai qui la polizia mi ferma 2 volte al giorno e mi fa' le foto, neanche mi controlla..era il momento giusto...






Una domenica mattina senza dormire...ormai non si chiama piu' Colombia...ma Locumbia!