venerdì 12 dicembre 2008
Tulum e la corsa verso Sud
Eh bam bam!
Come e' varia ed incredibile la vita, troppe cose sono successe che ora faro' un po' fatica a ricordamele tutte....vediamo un po' dove ero rimasto...
Ah Playa del Carmen, massacri serali con Alle parlando di filosofia ed entrando nella 4 dimensione, troppo difficile da spiegare, danzanti serate con amiche italiane conosciute, le saluto, e il reincontro con Federica, una ragazza mezza italiana e messicana conosciuta a Cuba.
Abbiamo visto praticamente tutto il Jazz Festival sulla riviera maya, dove virtuosismo ed improvvisazione si sposavano nei piedi sommersi dalla fine sabbia.
Decisi che era tempo di partire e siccome Federica voleva andare anche lei verso il centro america, mandai un messaggio a Kristine di CS a Chetumal per vedere se aveva un posto per noi. La mattina prima di partire mi risposte e mi disse che non stava piu' a Chetumal ma a Tulum, perfetto! Ci volevo andare e tutto e' accaduto, solo 1 ora di macchina e siamo la', caricando Amabi, una ragazza israeliana che anche lei voleva andarci. Non potete capire quanti israeliani ci sono nella riviera maya e in centro america, incredibile!
Cosi' arriviamo, ci piazziamo in casa di Kristine e con il suo computer continuo il lavoro sul mio libro, insieme a Federica, che anche lei doveva finirne un altro. Dopo un primo giorno nella splendida e bianca spiaggia ci rinchiudiamo a casa a lavorare. Il giorno dopo guardo le email e scopro che Matte e' a Tulum, proprio dove sono io, era arrivato gia' da un giorno. Gli rispondo e ci organizziamo per vederci, pensa che incredibile casualita'! Ci ribecchiamo nuovamente alla stazione dei bus e ricevo il regalo di Natale, una preghiera fatta in coro a cappella da 6 bambini del posto, amazing! Grandi abbracci per questo reincontro storico!
Dopo una ricerca di un posto tranquillo dove anche poter cucinare troviamo un ostello, e che ostello, pieno di gente splendida. Io dopo 4 giorni mi sento di troppo da Kristine e prendo una camera nel dormitorio, conosciamo tantissima gente, cuciniamo mille cose, pesce al limone, grigliato, al forno e una pasta ai broccoli. Che gusto!
Abbiamo scambiato un tour di snorkeling e pesca sportiva dipingendo un pannello di legno a dei pescatori, 2 giorni di lavoro, fantastico risultato!
Abbiamo visto le rovine di Tulum, ormai non ne posso piu', dire bona, e per quanto mi riguarda quella di Tulum e' una delle spiagge piu' belle del Messico, abbastanza selvaggia, sabbia bianca ed acqua cristallina. Ho perso la marmitta di Hope lungo la sterrata strada che porta alla inutile Punta Allen, ora e' piu' silenziosa di prima.
Intanto Federica la vedo sempre meno, ci si organizza male o poco perche' voglio rimanere fino all'ultimo con i veri amici. Il giorno in cui Matte e la Lisa partirono anche io lo feci, li salutai calorosamente con scambi di oggetti e tanta emozione. Dopo i saluti la mia voglia di partire era irrefrenabile, mi era gia' successo a Flagstaff, dovevo andare e subito sulla strada. Cosi' andai a beccare Federica e con un po' di tristezza le dissi che volevo continuare il viaggio da solo, lei capii e io in 5 ore di guida arrivai a Belize City nella notte. Con solo 5 dollari e senza mappe, chiamai il ragazzo CS che mi avrebbe ospitato e lo seguii per andare a casa sua.
Casa blindata, filo spinato e un cane da guardia, ma fortunatamente anche un parcheggio sicuro per Hope. Mi preparo 200 g di pasta al pomodoro con la mia stufetta da campeggio in questo appartamento vuoto, dato che avevo pranzato solo con ananas e miele organico dei contadini.
Gli raccontai del viaggio a James, questo ragazzo di Taiwan che vive in Belize City con la famiglia da un po', e mi disse i pericoli che correvo e tutte le paure che aveva e che ero pazzo a girare da solo per il centro america. Dopo un po' di chitarra arrivo' sua madre che mi dono' il nuovo testamento, meta' in inglese e meta' in cinese, e dicendomi che in caso di problemi dovevo confidare in Gesu' Cristo. Io li' per li' non dissi niente ed accettai il dono, lo lessi anche, che strana situazione! L'indomani presto mi svegliai e salutai per partire, la madre mi prese per mano e fece una preghiera in cinese per me, una di quelle scene memorabili, il rispetto non mi permetteva le risate... cosi' ritornai di nuovo sulla strada, verso il Guatemala, tappa obbligatoria per arrivare in Honduras, dato che nel sud del Belize non ha sbocchi stradali ma solo marini. Questo ti fa' capire da dove deriva tutta la paura che abbiamo di tutto intorno a noi, e' tutto piu' sicuro e tranquillo di quello che si crede, ma il nostro imprinting cattolico cerca di tenerci gli occhi serrati.
Nel frattempo persi, non so dove e quando, a Tulum, tutti cavi per caricare MP3 e Fotocamera, quindi mi ritrovai senza tecnologia, musica e foto, lunga una strada fitta di naturalezza. In mezzo a fantastiche palme inglobate da folti alberi ho percorso la strada verso Flores, in Guatemala, dove sono ora, in un ostello, pagando 30 queztal a notte, 3 euro e bevendo birra Gallo per 10.
Tanta energia e un flow di nuovo sulla strada ritrovato, tutto accade, sono aperto e ricettivo per questo nuovo percorso in centro america in solitaria che mi aspetta.
Domani parto per l'Honduras con un ragazzo del Costarica, in realta' dovevamo partire gia' oggi ma abbiamo fatto i bagordi ieri e quindi abbiamo rinviato, tra un quasi arresto per atti osceni in luogo pubblico e tanta birra. Pura vida!
Flores non e' niente male, una piccola cittadina in un isola su un bel lago, gente splendida e tanta socialita' e condivisione. Andiamo avanti, domani e' un altro giorno!
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1 commento:
Hola Filippo!! Che bello poter leggere la descrizione del tuo continuo viaggiare!!...atto consolatorio per me che sono oramai rientrata da giorni nella piovosa e fredda Italia e, se come affermavi, non mi hai già dimenticata, spero di ricevere presto una tua mail.Ti immagino sotto il sole, a godere delle tue brevi ed ininterrotte permanenze nel "dovunque"...conoscere te e Alle a Playa del Carmen è stato uno splendido modo per festeggiare i nostri ultimi due giorni in Messico....un beso!!
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