mercoledì 13 maggio 2009

Lima, Nazca e Cusco...finalmente l'energia è arrivata!

Ciao,
eccoci nuovamente qui, direi che in questo tempo ne sono successe di cose...ma andiamo con ordine...come sempre seguendo il FLOW tutto viene da se...

Ero rimasto a Lima, dove ho passato 2 notti in un ostello nel centro, conosciuto dei giapponesi che venivano a piedi...si proprio a piedi dall'Ecuador, avevano fatto 1000 km in 3 mesi, 25 km al giorno...in pieno deserto del nord del Perù...questa è gente con le palle...mica io con la macchina!





Comunque decido di spostarmi ed andare alla spiagge di Lima, onde paurose in quella fredda costa e molti surfisti in acqua, ne conosco alcuni e mi dicono che domani cè una competizione di surf a Punta Hermosa, poi capisco di essere a Miraflores, dove passo la giornata vendendo libro per la strada e chiamando alla sorella di una signora conosciuta nel deserto, mi aveva dato il numero e prima del buio riesco a beccarla, ci incontriamo e mi dice che non ha un posto dove stare, però il suo ex-ragazzo, un musicista, mi può ospitare senza problemi.

Così ci dirigiamo da lui, Edson, una persona splendida e sempre con il sorriso, ha uno studio dove insegna a suonare la batteria e compone musica da solo. Dopo aver toccato un pò la batteria andiamo a mangiare qualcosa poi mi dice che una sua amica, Susanna, spagnola, mi può ospitare e tiene anche un garage...perfetto dico io e verso le 21 siamo da lei.

Tante chiacchiere, qualche libro venduto e alle 23 sono già sdraiato nel comodo divano a dormire. La mattina alle 8 sono già in piedi e la accompagno al lavoro, dopo essermi fatto un ottimo caffè colombiano con la mia moka personale...che espresso! Un nuovo giorno, chiamo Carsten, un signore conosciuto a Trujillo con tutta la sua famiglia che ha una società chiamata www.livinginperu.com, ho un appuntamento con lui alle 18 nel suo ufficio nella zona di San Ignazio. Spendo la mattina andando a Punta Hermosa a vedere quei pazzi surfisti esibirsi in onde di 5 o 6 metri, con motojet di salvataggio in caso di errore... poi nel parco di Miraflores, scrivendo con Samira sul tetto della macchina, qui avvennero cose strane, la polizia mi si avvicinò e mi disse: "Cosa stai facendo?" e io "Scrivendo" e lui replico "...ma perchè sul tetto, non si può, rovini l'immagine della città per i turisti, ti prego di scendere"...io risposi: "E' la mia macchina, sul tetto ci faccio quello che voglio, non è un crimine, chiama pure i tuoi amici e arrestatemi se pensate che questo sia qualcosa di non legale...", lui chiamo altri poliziotti, che arrivarono con la moto, erano in 3...io li affrontai cercando di capire cosa avevo commesso, alla fine gli dissi: "Stavo giusto scrivendo di quanta poca libertà e ipocrisia esiste in questo paese...volete aggravare la vostra situazione?"....e loro: "Va bene, fai come vuoi..."..."Grazie per la libertà concessami".

Comunque a parte questi folle cose, alla fine arrivò l'ora di andare da Carsten, trovai la casa senza difficoltà, senza mappe come solito, e arrivai nel suo ufficio, lui a Trujillo mi fece una intervista in inglese per il suo sito web, lo incontrai insieme alla sua famiglia e andammo al supermercato per comprare tutto per fare una carbonara, mi misi a cucinare e poi la gustammo, dopo era tardi e decisi di rimanere da lui, mi propose il sofà nel suo ufficio, con pareti di vetro a vista sulla città, niente male...e pure comodo...mi regalò una maglietta e mi chiese se l'indomani volevo fare una presentazione del libro in inglese ad un hotel 5 stelle sul mare, alle 7:30 del mattino, una riunione del Rotary Internacional, dove potrei vendere molti libri...accettai e la mattina alle 6:30, una rapida doccia e alle 7 eravamo già in marcia.



Arrivammo in questo posto superlusso, ed entrammo nel salone immensamente decorato, il fottuto sfarzo esagerato che odio...ma andiamo pure avanti...mi presentai con tutta questa gente ben vestita, e mi dissero che io ero l'ospite d'onore della giornata di oggi, avevo un posto di fianco al presidente, gustai una colazione direi incredibilmente ricca e gustosa, e dopo il presidente mi presento, e io feci la mia presentazione, ponendo in particolare attenzione l'ipocrisia di questo mondo materiale, fatto di soldi, proprio in fronte a quella gente...un pò azzardato, ma avevo il microfono dalla mia parte e non ho avuto paura di farlo...alla fine vendei 15 libri in 1 ora e mezza, record del giorno....alle 9 ritornai in ufficio e mi rilassai.

Poi arrivò Carsten, l'uomo dai mille contatti, e mi disse, vuoi fare una intervista con il giornale El Comercio, il più letto del Perù, e io accettai, sapendo che tutto quello che viene è bene...così alle 14 feci questa intervista video di 2 ore, questa volta in spagnolo...poi mangia qualcosa e chiamai Toyota del Perù, mi dissero quale era la sede centrale e alle 16 andai in quella alta torre...

Avevo solo un nome che mi avevano dato, e nessun appuntamento, all'ingresso di quella torre tutto era restrittivo, ci voleva passaporto, badge, io feci finta di avere un appuntamento e riusci in qualche modo a salire senza nessun documento...assurdo, 12 piano, e parlai con il direttore marketing di Toyota in persona...gli raccontai, mi disse che era molto interessato e che domani facevano una riunione per decidere e che mi facevano sapere...bene, ritornai a casa e andai a trovare Edson, bevemmo una birra con amici musicisti scoprii molte cose su come toccare la chitarra...ottimo! Dormi nel pavimento di casa sua, che giornata, diciamo che sembra che non faccio un cazzo, ma sono impegnato a tempo pieno...arrivo a sera stanco morto...



L'indomani lo passando dall'ufficio di Carsten, attendendo la risposta di Toyota che non arrivo, era venerdì sera e girovagavo solo per quella città, Edson aveva delle classi di batteria, Carsten era in giro. Attesi un certo orario per chiamare Toyota, la quale mi disse che si potrebbe fare qualcosa ma che dovrei attendere almeno 2 settimane in Lima, per muovere i media al riguardo, ma alla fine io gli dissi che domani sarei ripartito verso Nazca, e che non andava di attendere...domani era ora di ripartire...chiamai Carsten dicendo che domani sarei ripartito, lui mi disse che ieri sera aveva conosciuto un ragazzo di BBC e gli aveva raccontato la mia storia e che era molto interessato ad intervistarmi, mi diede il suo numero e lo chiamai, ci accordammo per la mattina, e poi andai in un bar a fare serata bevendo qualche birra solo e conoscendo gente, mi ritrovai a dormire nel parcheggio dentro la macchina perchè non riuscivo a contattare Edson...poco male, ormai ci sono abituato.

L'indomani salutai Edson, Carla e andai da Carsten per salutarlo, chiamammo Dan Collyns di BBC e disse che potevamo filmare alle 14, accettai e dopo un pranzo rapido andammo all'appuntamento al faro. Conobbi Louise e Dan, i 2 ragazzi che mi avrebbero filmato, trovammo una location buona e filmammo per almeno 4 ore in inglese...bella storia! Presto saliro su www.bbc.com, suona assurdo ma ormai non credo sia solo fortuna...



Filmammo fino alle 18 e ormai era tardi per partire, così rimasi in casa di Louise a dormire, parlare e chiacchierare, dormii in un letto comodo e l'indomani salutai tutti e riparti verso Ica e Nazca. Lungo la strada compii un altro sogno...scrivere con la macchina sulla sabbia del deserto...missione compiuta, scrissi Hope, fù molto divertente, andai fuori dalla macchina e feci alcune foto del sogno...



In 3 ore arrivai a Ica, dove mi fermai per arrampicarmi su una delle dune di sabbia più alte del Sud America, impressionante, davvero incredibile camminare su quella sabbia fino in cima...un panorama mozzafiato...



Bona, sono stanco di scrivere, avrei altre mille storie in così pochi giorni, sono stato a Nazca a vedere le linee misteriose, e poi sono ripartito verso Cuzco, dove sono ora...Hope ha raggiunto e superato senza difficoltà passi di montagna andini di 4500 metri, ha un'anima!
Ora vi lascio che vado a capire come salire solo al Machu Picchu senza spendere 300 dollari...bye!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Fili,
sto leggendo di Paul Theroux
L'ultimo treno della Patagonia
che fa il tuo viaggio in treno e corriera stando attento a procedere
in parallelo geografico con i posti che stai attraversando.
Un abbraccio, vai avanti e cautela non devi dimostrar nulla a nessuno e ciò di permette di star bene con te stesso e far star bene i tuoi occasionali compagni di viaggio
matteo
Descrizione:
Un treno vecchio e cigolante ha portato Paul Theroux ai confini del mondo, nell'ultimo tratto di un lungo viaggio iniziato mesi prima a Boston una fredda mattina d'inverno e proseguito a zig zag lungo tutto il continente americano. Una serie di treni dai nomi esotici (I''Estrella del Norte', I''Aztec Eagle', il 'Balboa Bullet', 'El Panamericano', il 'Lone Star') ha accompagnato lo scrittore attraverso Messico, Guatemala, Colombia, Ecuador, gli altopiani andini del Perù e la 'pampa' argentina; panorami meravigliosi e, soprattutto, popoli diversi, distanti, eccentrici e a volte pericolosi e incomprensibili se approcciati secondo schemi occidentali e poco flessibili. Insieme a loro, tra di loro, turisti e viaggiatori persi tra un mare di volti: gli 'zoniani' a Panama e gli orribili tifosi del Salvador, il falso prete di Cali, l'americana in cerca del suo uomo a Veracruz e il signor Thornberry, pittore incontrato in Costa Rica. una cronaca di viaggio scritta con la grazia del romanzo e con la consueta capacità di cogliere i contrasti tra bellezze naturali e squallori, tra splendore e corruzione, tra le cose buone e divertenti di un itinerario senza limiti temporali e l'orrore del quotidiano, osservati su e giù da treni impossibili e romantici.

Anonimo ha detto...

ciao Fil...le tue parole mi fanno riflettere sempre di piu'....penso che non ci accorgiamo del consumismo ci sta divorando...che non ci fidiamo delle persone che ci stanno intorno...che non riusciamo a rinunciare facilmente...che non sappiamo dare senza ricevere ...siamo essere privi di futuro senza la parola denaro...guardo le foto delle persone che ti ospitano e son felici ,senza avere tutto quello che abbiamo noi,senza guardare il mondo che li circonda con la rabbia e astio di chi vuole troppo...si accontentano e sanno dare valore al sorriso che ti donano...vai cosi'..tvb...Antonella

Anonimo ha detto...

ciao Fil
sono d accordo con Antonella che ha scritto qui nel tuo post...
Che mondo è il nostro? siamo dentro delle gabbie imposte dalla nostra società, abbiamo tutto preconfezionato, ferie, lavoro, orari, scadenze, vogliono scadenziarci anche i momenti di felicità e le nostre passioni...
tutto è limitato, niente è libero...
questo mi fa riflettere tanto fil...
è vero, vediamo le vs foto, sietefelici e liberi tu e i tuoi compagni di viaggio e amici occasionali, voi lì state vivendo, noi? non lo so...
se penso che la vita è una e unica....se penso che le mie emozioni vengono uccise spesso e volentieri da incombenze e persone che non danno valore alla vita ma soccombono allo stress e alla frenesia dei nostri tempi, del nostrolavoro, rincorrendo sempre piu denaro possibile in quest asocietà capitalistica che da un prezzo a tutto anche alla ns felicità...
non vedo il limite, a volte non vedo la luce, ma so che c'è, e leggendoti devoimpegnare a cercarla, guardandomi dentro al cuore...grazie

Matte
Carro

Anonimo ha detto...

BELLA FILIPPO, SONO GARZA.
DO YOU REMEMBER ABUOT ME? ...
OGNI TANTO RICORDO DI VISITARE QUALCHE PAGINA INTERNET IN GRADO DI REGALARE EMOZIONI VERE, DI PORTARTI QUALCHE MINUTO FUORI DA QUESTA FINTA REALTA' PER FANTASTICARE DI AVVENTURE CHE UN RAGAZZO CORAGGIOSO HA FATTO LA SUA REALTA'.
SEMPRE UN VERO PIACERE LEGGERE LE TUE STORIE.
UN GROSSO ABBRACCIO DA MARCO, DANIELA E IL PICCOLO MATTEO.