martedì 14 luglio 2009

Insieme verso gli infiniti orizzonti della Patagonia!

Ciao a tutti,
mamma mia quante cose...quante emozioni e ormai vi dirò con franchezza che ne sono talmente piene che quasi non riesco più a sopportarle...devo stabilizzarmi un attimo per riuscire a metabolizzarle tutte...
Dove ero rimasto...ah Buenos Aires con il grande amico Pippo, beh cosa dire...Buenos Aires mi ha veramente stupito, una energia e una architettura anni 80 con sapore antico che riempie l'anima di ricordi. Mentre Pippo era a Mendoza a sollazarsi sulla neve, io sono stato ospite a casa sua, ho incontrato tanti amici a Buenos Aires, tra cui la Vero, una amica di Bologna, siamo stati a ballare in un club Reggae e tante belle novità diciamo.



Il giorno dopo ho scritto tanto in un bel bar antico in zona San Telmo, veramente ispirante...poi ho girato per la città con Lucas, il compagno di casa di Pippo, assorbendo tango dai marciapiedi insieme alla magia del luogo...fantastico! Fuori da ogni mia aspettativa, un posto veramente creativo, ricco di arte e fantasia...la cosa che non torna sono gli argentini...ancora devo capire che gente è...ci arriverò, è presto da dire....ma mi hanno comprato più libri in Brasile che in Argentina...non mi torna...duro fargli tirare fuori un pesos...


Dopo tante scorribande, tanta carne mangiata e birre bevute è arrivato il grande giorno, il 6 luglio, l'arrivo di mio fratello Alessio all'aereoporto internazionale. Mi dirigo a prenderlo e ovviamente mi perdo arrivando in ritardo, la città è immensa e la periferia ancora di più, poi io il solito stronzo senza mappe quindi...vabbè fatto sta che arrivo tardi ma anche l'aereo è in ritardo quindi perfetto, attendo e poi lo vedo sbucare agli arrivi...un grande abbraccio e poche parole...

Stupito alla vista di Hope ci dirigiamo nuovamente verso il centro, dove ovviamente ci perdiamo e dopo numerose indicazioni arriviamo...seguendo la macchina di una gentile coppia.
Ci piazziamo la prima notte a casa di Pippo poi il giorno successivo troviamo un ostello. Facciamo un giro per il quartiere e rimaniamo stupiti insieme dalla fantasia, artigianalità e indipendenza del luogo...veramente fuori da ogni aspettativa...lo porto alla piazza centrale e mangiamo insieme una bella cotoletta alla milanese....ci sale un abbiocco mostruoso e ci buttiamo a letto per la siesta pomeridiana. Abbiamo camminato tanto e girato solo mezzo quartiere.



Il giorno dopo con mio fratello e Pippo andiamo per cercare di riparare la molla di Hope che la fà sembrare più bassa di un Ferrari...ed ad ogni rallentatore alto 2 cm grattiamo sotto...e con un paio di libri venduti e la molla trovata in uno sfasciacarozze strausata tutto è costato meno di 10 euro, installazione compresa...ottimo direi! Nel pomeriggio eravamo già sfreccianti per il quartiere Palermo a vedere una follia creativa fuori dal comune, sono avanti, Berlino e Londra, per quanto mi ricordi, non sono neanche vicino a quei livelli...
Il giorno dopo siamo andati al quartiere Boca, siamo passati per lo stadio del Boca Junior e ammirato il tango di strada del caminito fatto di baracche di immigranti colorate....niente male anche se troppo turistica questa parte. Ci siamo fermati poi a mangiare la vera bistecca argentina...non poteva mancare....non ha niente da invidiare alla nostra fiorentina...ottima e bella abbondante....


Poi la decisione, domani si parte verso Sud, ci aspetta un lungo viaggio per arrivare a Penisola Valdez, un parco protetto pieno di pinguini, balene e elefanti marini...così dopo i saluti di rito agli amici bolognesi la mattina presto carichiamo tutto in macchina e partiamo verso sud, prima destinazione Bahia Blanca. Abbiamo seguito senza paura la strada 3 verso il sud, solo sterpaglie che il vento faceva rotolare in mezzo alla strada....poi il primo incredibile cartello recita Ushuaia, la città finale....2800 km...ancora presto.



Dopo aver bucato in corsa e cambiato la gomma, ammirato un incredibile tramonto su un orizzonte senza fine, arrivammo a Bahia Blanca, dove riparammo la gomma e trovammo un ostello rapidamente....un umido freddo costiero ci avvolse fin dentro le ossa e, dopo una pizza da asporto, siamo caduti in un narcolettico sonno....domani ci aspetteranno altri 700 km fino a Puerto Madryd.


...steppa e nulla...con lo sguardo che non riesce a riempire l'orizzonte patagonico...che spettacolo!
Un abbraccio patagonico a tutti!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao fili e alex da come vedo state bene . e questo che mi interessa x primo , il resto so che 2 avventurieri come voi riescono a trarre da quei meraviglosi posti il meglio di questo viaggio ... noi lo viviamo insieme a voi se pur dall altra parte del mondo .... hai gia fatto diventare alex un barbone fighetto comè .. qui caldo torrido 38 gradi ... nino a maiemi pasquale lavora vi pensiamo tanto un abbraccio mamma

Anonimo ha detto...

certo che vedervi insieme mi fa un effetto strano....con occhi lucidi ho pensato al vostro incontro ,all'abbraccio in aeroporto,alle cose che magari prima vi tenevano lontani ed ai pensieri che adesso vi uniscono...sto qui a chiedermi se la lontananza avvicini molto di piu le persone..ma.. le teniamo nel cuore con i ricordi piu belli per sempre...assaporate insieme questi momenti che per tutta la vita saranno il bagaglio di un legame particolare,solo vostro...vi penso sempre ..un abbraccio dal profondo caldo ...sud ...ANTONELLA...