Eccoci, dopo le belle spiagge pacifiche e tropicali, massacrati dalle zanzare ci siamo diretti verso il Chiapas, territorio di lotta e liberta', diretti verso San Cristobal de la casas, bellissimo posto pieno di colori e artigianato locale. Lungo la strada la differenza si nota, poverta', puebli allagati e tanta spazzatura lungo la via.
Dopo un giro nel bel mercato, andiamo a conoscere il contatto che avevamo, ma non ha posto dove ospitarci, quindi troviamo un ostello, 30 pesos in dormitorio, mica male, 2 euro...tanta gente interessante dentro, e poi fuori per un gelato e qualche tortas, in giro per la piazza e un po' di musica live dentro ad un baretto davanti ad una cerveza superior.
Decidiamo l'indomani di svegliarci presto e partire verso sud, cosi' dopo un buon caffe' organico locale nella nostra moka si ricarica tutto in macchina, che ormai, tra pelli di capra e mucca, con cui copriamo l'interno e la spazzatura e sporcizia davanti, non farebbe gola neanche ad uno zigano, ripartiamo, destinazione Guatemala.
Quindi lungo impervie strade, 2 nuovi timbri in dogana, finalmente anche quello del Messico prima di uscire, si arriva in Guatemala, in macchina dentro ad un mercado con gente ovunque, incredibilmente bello, tutti indigeni con vestiti locali, coloratissimi e occhi pieni di stupore, tante risate, vedendo Chocki davanti alla macchina, ma diversamente dal messico, senza barriere di timore iniziale. Dopo aver cambiato la moneta, i Queztal, 10 sono 1 euro, un po' piu' valente del peso messicano, e dopo qualche difficolta' a trovare un banco da cui tirarli fuori ci inoltriamo nel derrumbe, dentro una strada, distrutta e piena di frane che ci porta vicino al lago Atitlan, la nostra destinazione. Arriviamo alle 20 di sera, in un pueblo prima del lago, decidiamo di cercare un cuarto dove dormire, lo troviamo per 60 queztal in 3, assurdo niente e neanche male, finalmente 3 letti e non il pavimento.
Ci avvertono che l'indomani c'e' il mercado grande nel pueblo ed anche che abbiamo perso un'ora, quindi sono 8 di differenza dall'Italia, sono le 19:30 ed e' buio pesto, come se fossero le 2 di notte, incredibile e strana sensazione. Poi usciamo e vediamo tutta la preparazione del mercato di notte, camion pieni di banane e persone che spostano sacchi di patate da 50 kg con una corda sulla fronte. Quindi cibo in un locale e poi a letto, suono un po' di chitarra, finalmente inizia ad uscire qualcosa si piu' fluido, e poi letto. Sveglia alle 8 questa mattina e poi gia' dalla porta dell'abitazione fuori e' il delirio del mercato, un mercato indigeno incredibile, gigante, tutti vestiti tipici, mai visto niente del genere, penso il piu' bello spettacolo tradizionale mai visto in vita mia, oltre che il miglior mercato. Vendono di tutto, abiti fatti a mano, verdura, polli vivi, qualsiasi cosa, io compro pantaloni e cintura locali fatti a mano per poco e regresso qui dove sono, molto intenso!
Tra 10 giorni Elia ci abbandona per andare in Nuova Zelanda, io ho intenzione di ritornare in Messico da Palenque verso lo Yucatan, con Alle o senza, per poi trovare un imbarco o un volo cheap da Cancun verso L'havana, e starci 3 settimana nella capitale cubana per viverla, affittarmi un cuarto dove mi dedicherei alla scrittura, musica e pittura, vedremo...tutto cambia ed evolve, seguiamo il flusso, ho voglia ancora di stare solo per un po', ognuno ha il suo flusso...lo sento.
Alla prossima!
Dopo un giro nel bel mercato, andiamo a conoscere il contatto che avevamo, ma non ha posto dove ospitarci, quindi troviamo un ostello, 30 pesos in dormitorio, mica male, 2 euro...tanta gente interessante dentro, e poi fuori per un gelato e qualche tortas, in giro per la piazza e un po' di musica live dentro ad un baretto davanti ad una cerveza superior.
Decidiamo l'indomani di svegliarci presto e partire verso sud, cosi' dopo un buon caffe' organico locale nella nostra moka si ricarica tutto in macchina, che ormai, tra pelli di capra e mucca, con cui copriamo l'interno e la spazzatura e sporcizia davanti, non farebbe gola neanche ad uno zigano, ripartiamo, destinazione Guatemala.
Quindi lungo impervie strade, 2 nuovi timbri in dogana, finalmente anche quello del Messico prima di uscire, si arriva in Guatemala, in macchina dentro ad un mercado con gente ovunque, incredibilmente bello, tutti indigeni con vestiti locali, coloratissimi e occhi pieni di stupore, tante risate, vedendo Chocki davanti alla macchina, ma diversamente dal messico, senza barriere di timore iniziale. Dopo aver cambiato la moneta, i Queztal, 10 sono 1 euro, un po' piu' valente del peso messicano, e dopo qualche difficolta' a trovare un banco da cui tirarli fuori ci inoltriamo nel derrumbe, dentro una strada, distrutta e piena di frane che ci porta vicino al lago Atitlan, la nostra destinazione. Arriviamo alle 20 di sera, in un pueblo prima del lago, decidiamo di cercare un cuarto dove dormire, lo troviamo per 60 queztal in 3, assurdo niente e neanche male, finalmente 3 letti e non il pavimento.
Ci avvertono che l'indomani c'e' il mercado grande nel pueblo ed anche che abbiamo perso un'ora, quindi sono 8 di differenza dall'Italia, sono le 19:30 ed e' buio pesto, come se fossero le 2 di notte, incredibile e strana sensazione. Poi usciamo e vediamo tutta la preparazione del mercato di notte, camion pieni di banane e persone che spostano sacchi di patate da 50 kg con una corda sulla fronte. Quindi cibo in un locale e poi a letto, suono un po' di chitarra, finalmente inizia ad uscire qualcosa si piu' fluido, e poi letto. Sveglia alle 8 questa mattina e poi gia' dalla porta dell'abitazione fuori e' il delirio del mercato, un mercato indigeno incredibile, gigante, tutti vestiti tipici, mai visto niente del genere, penso il piu' bello spettacolo tradizionale mai visto in vita mia, oltre che il miglior mercato. Vendono di tutto, abiti fatti a mano, verdura, polli vivi, qualsiasi cosa, io compro pantaloni e cintura locali fatti a mano per poco e regresso qui dove sono, molto intenso!
Tra 10 giorni Elia ci abbandona per andare in Nuova Zelanda, io ho intenzione di ritornare in Messico da Palenque verso lo Yucatan, con Alle o senza, per poi trovare un imbarco o un volo cheap da Cancun verso L'havana, e starci 3 settimana nella capitale cubana per viverla, affittarmi un cuarto dove mi dedicherei alla scrittura, musica e pittura, vedremo...tutto cambia ed evolve, seguiamo il flusso, ho voglia ancora di stare solo per un po', ognuno ha il suo flusso...lo sento.
Alla prossima!
1 commento:
ma..non so come descrivere l'emozione che provo leggendo cio' che scrivi..tutto molto affascinante..sorprendente..per chi come noi ti ha sempre visto come il piccolo della famiglia..l'ultimo di 10 nipoti..quando ritorno indietro con la memoria ti rivedo piccolo dietro il portone di casa nostra che ci chiami..ti rivedo timido e senza parole..dolcissimo..con gli occhi da cerbiatto tenero..ma adesso..ritrovarti cosi':un uomo intraprendente che della sua vita potra' un giorno raccontare a tutti noi il suo sogno infinito... vissuto...ogni attimo..TVB...Antonella!!!!!!
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