Dopo Antigua si parte verso il nord del Guatemala, passiamo attraverso Rio Dulce, bel posto e ottimo pesce impanato, poi diretti verso Tikal, nel Nord estremo, bisogna arrivare prima che faccia buio perche' la strada e' molto pericolosa in quel punto e ci possono assaltare da un momento all'altro, in effetti poi non avevo detto che in Guatemala ce' un ora in meno, quindi viene buio alle 17:30, ma un buio pesto che sembrano le 2 di notte, assurdo, vabbe', ovviamente la strada e' distrutta e ci troviamo al buio con il coltello in mano in una strada dove non passa nessuno in mezzo alla giungla.
Finalmente arriviamo al checkpoint del parco di Tikal, piove spesso e con insistenza, ultimi 15 km che facciamo a luci spente con la luce della luna piena e il rumore di mille animali che escono dalla giungla, fantastico. Arriviamo e troviamo il campeggio dove piazziamo le tende e cuciniamo roba disidratata rimasta da Orizaba, ci dicono che non si puo' entrare di notte nelle rovine perche' ci sono le guardie, desistiamo subito, perche' qui tutti hanno i fucili a pompa come se niente fosse, quindi prenotiamo una guida per domani mattina, ci costa 100 Quetzal + 150 di entrata al parco a cabeza. Quindi sveglia alle 4 e alle 4:30 siamo al ritrovo, notte fonda, luna piena, luci spente e con la nostra guida e altri 2 ragazzi ci dirigiamo al tempio 4, il piu' alto, per ammirare l'alba.
Dopo 40 minuti praticamente di corsa arriviamo in cima alla piramide, incredibile, si vede tutta la capitale maya, le altre piramidi che escono dalla giungla e la nebbia, rumori di scimmie, tucani e tanti uccelli a 50 metri sotto di noi. Stiamo li' per un po' da soli poi facciamo tutto il tour tra diverse piramidi di 2000 anni fa', saliamo sul tempio 5, bello ripido, 40 metri con una scala da brividi, praticamente una scala a pioli con qualche spiazzo...dopo si arriva alla piazza della citta', poco da dire, incanto, ritorniamo alla tenda per riposarci e mangiare poi verso le 17 riprendiamo la strada e rientriamo al parco, dove pagando una guardia stiamo dentro fino alle 19 godendoci il buio e l'essere soli in quel posto incantato.
L'indomani si parte per il Belize, diretti verso Belize City, si cambia stato, altri 2 timbri sul passaporto e fila alla dogana e di nuovo novita', lingua inglese, moneta dollaro belizegno, e praticamente tutti di colore. L'ingresso in Belize viene accolto con una pioggia tropicale con tanto di lampi e tuoni talmenti vicini da fare tremare la terra, tutto e' coloniale, tutti africani e rasta, le strade non sono messe male e dopo poco arriviamo a Belize City, dove ci accoglie il delirio del commercio turistico, ci fermiamo per mangiare e veniamo assaliti da quelli che offrono i giri in barca sugli atolli, mangiamo locale, riso con fagioli ed insalata e capiamo subito che tutto e' piu' caro e che se vedono che sei turista cambiano i prezzi, non certo il nostro posto per le nostre politiche economiche, ma ci adattiamo e andiamo a cercare il posto piu' economico, 60 dollari locali in 3 per una bella stanza con 3 letti, qualche topo ma roba da ridere. Sembra di essere in Africa, assurdo come cambiano i paesi in pochi fazzoletti di terra.
Andiamo fuori a mangiare cinese e poi a letto, ci organizziamo per domani dato che davanti a noi, ho finalmente visto il Mar dei Caraibi, ci aspetta la seconda barriera corallina piu' grande al mondo e molti atolli e isole, il business dell'isola e' solo quello praticamente. Decidiamo di cercare un imbarco per una isola disabitata dove prepariamo tutto per stare 2 o 3 giorni da soli sulla famosa isola deserta. Chiediamo e capiamo che ci sono isole con anche solo una palma e basta, ma decidiamo per San Pedro, nel Nord dovrebbe esserci vegetazione almeno per costruire qualcosa e girare nella selva. Cosi' decidiamo e partiamo, abbiamo zaini, tende, sacchi a pelo e il boccione da 20 litri, 20 kg in piu' da portarci dietro...i furbi direi.
Si parte e in 1 ora e mezza siamo a San Pedro, niente male, palme e spiagge bianche, la bella vita come sempre, cerchiamo un imbarco per il Nord dell'isola ma ci costa troppo quindi decidiamo di campeggiare lungo la spiaggia a Sud, l'unico posto che ci dicono sia possibile....dopo tanto camminare con l'imgombrante peso, arriva buio e non troviamo il posto, inizia a piovere e ci rifugiamo in un resort, e' un posto da ricchi o da chi vuole tutto gia' organizzato insomma. Andiamo verso il centro, ci blocca un signore di colore, ci dice i posti dove andare e ci dice che ha una bazza e di seguirlo, dopo qualche incertezza per la nostra incolumita' decidiamo di dargli fiducia e con il coltello in tasca gia' aperto lo seguiamo in strade buie, alla fine ci porta in un bel posto con un bar, dove conosce un amico che ci fa' 50 dollari per tutti e 3, niente male e una stanza bella grande. Dormiamo e ci cuciniamo scatole di fagioli, tonno e cipolla, ottima cena!
La sera stiamo al bar a bere 2 birre locali e poi usciamo verso il centro, e' lunga, sono 3 km, ma con calma si arriva...andiamo in questo bar Rock che ci avevano detto, con una band live ci gasiamo con del rock e facciamo i pazzi saltando nella pista, ci mettono pure i Ramones, paura!
Abbiamo chiuso il locale e ballevamo solo noi per tutto il tempo, qualche smorto gringo e solo pochi gueri come noi in tutta la citta'. E' dura parlare inglese dopo 3 mesi di spagnolo, mi sento un mongolo e mi viene da parlare solo spagnolo, ma dopo un po' lo switch english ritorna e si parla senza pensare inglese, e' strano e molto difficile, anche se mi gusta molto ora lo spagnolo...
Compro maschera e boccaglio e l'indomani cerchiamo un posto dove fare lo snorkeling tour sul reef, il reef si vede da dove siamo, le onde si infrangono a 500 metri in mezzo al mare, una assurda linea bianca. Troviamo il tour piu' economico girando, 35 dollari US, 20 euro circa per 3 ore in 2 posti diversi. Partiamo e siamo in 5 in barca, dopo 30 minuti siamo al reef, la nostra barca e' piena di pesci nell'acqua cristallina sotto di noi, scendiamo dalla barca e subito ci accolgono 2 mante di un paio di metri e uno squali di 3 metri in lontananza, seguiamo il tipo e ci porta al reef, impressionante, mille pesci di mille colori, difficile da spiegare, chi e' stato al reef sa' e chi non ci e' stato e' meglio che ci vada, mante tigre grandi come le mie mani aperte passeggiano con leggiadria a mezza altezza nel fondale di 10 metri, coralli viola e pesci giganti.
Dopo cambiamo posto ed andiamo a Shark Alley, ad appena 3 minuti, appena arrivati la nostra barca e' circondata da squaletti di 2 o 3 metri sotto, dopo qualche esitazione a saltare in acqua lo facciamo e tocchiamo gli squali, giochiamo con mante giganti, poco da dire, un altro sogno.
Poi l'indomani giornata relax e oggi partiamo con la lancia per Belize City, dove recuperiamo la macchina e partiamo alla volta di Chetumal, dove siamo ora, in Messico di nuovo con altri 2 timbri sul passaporto...Viva Mexico!
Alla prossima, ecco un link con altre foto di Orizaba, per le altre foto appena riesco le posto...
Finalmente arriviamo al checkpoint del parco di Tikal, piove spesso e con insistenza, ultimi 15 km che facciamo a luci spente con la luce della luna piena e il rumore di mille animali che escono dalla giungla, fantastico. Arriviamo e troviamo il campeggio dove piazziamo le tende e cuciniamo roba disidratata rimasta da Orizaba, ci dicono che non si puo' entrare di notte nelle rovine perche' ci sono le guardie, desistiamo subito, perche' qui tutti hanno i fucili a pompa come se niente fosse, quindi prenotiamo una guida per domani mattina, ci costa 100 Quetzal + 150 di entrata al parco a cabeza. Quindi sveglia alle 4 e alle 4:30 siamo al ritrovo, notte fonda, luna piena, luci spente e con la nostra guida e altri 2 ragazzi ci dirigiamo al tempio 4, il piu' alto, per ammirare l'alba.
Dopo 40 minuti praticamente di corsa arriviamo in cima alla piramide, incredibile, si vede tutta la capitale maya, le altre piramidi che escono dalla giungla e la nebbia, rumori di scimmie, tucani e tanti uccelli a 50 metri sotto di noi. Stiamo li' per un po' da soli poi facciamo tutto il tour tra diverse piramidi di 2000 anni fa', saliamo sul tempio 5, bello ripido, 40 metri con una scala da brividi, praticamente una scala a pioli con qualche spiazzo...dopo si arriva alla piazza della citta', poco da dire, incanto, ritorniamo alla tenda per riposarci e mangiare poi verso le 17 riprendiamo la strada e rientriamo al parco, dove pagando una guardia stiamo dentro fino alle 19 godendoci il buio e l'essere soli in quel posto incantato.
L'indomani si parte per il Belize, diretti verso Belize City, si cambia stato, altri 2 timbri sul passaporto e fila alla dogana e di nuovo novita', lingua inglese, moneta dollaro belizegno, e praticamente tutti di colore. L'ingresso in Belize viene accolto con una pioggia tropicale con tanto di lampi e tuoni talmenti vicini da fare tremare la terra, tutto e' coloniale, tutti africani e rasta, le strade non sono messe male e dopo poco arriviamo a Belize City, dove ci accoglie il delirio del commercio turistico, ci fermiamo per mangiare e veniamo assaliti da quelli che offrono i giri in barca sugli atolli, mangiamo locale, riso con fagioli ed insalata e capiamo subito che tutto e' piu' caro e che se vedono che sei turista cambiano i prezzi, non certo il nostro posto per le nostre politiche economiche, ma ci adattiamo e andiamo a cercare il posto piu' economico, 60 dollari locali in 3 per una bella stanza con 3 letti, qualche topo ma roba da ridere. Sembra di essere in Africa, assurdo come cambiano i paesi in pochi fazzoletti di terra.
Andiamo fuori a mangiare cinese e poi a letto, ci organizziamo per domani dato che davanti a noi, ho finalmente visto il Mar dei Caraibi, ci aspetta la seconda barriera corallina piu' grande al mondo e molti atolli e isole, il business dell'isola e' solo quello praticamente. Decidiamo di cercare un imbarco per una isola disabitata dove prepariamo tutto per stare 2 o 3 giorni da soli sulla famosa isola deserta. Chiediamo e capiamo che ci sono isole con anche solo una palma e basta, ma decidiamo per San Pedro, nel Nord dovrebbe esserci vegetazione almeno per costruire qualcosa e girare nella selva. Cosi' decidiamo e partiamo, abbiamo zaini, tende, sacchi a pelo e il boccione da 20 litri, 20 kg in piu' da portarci dietro...i furbi direi.
Si parte e in 1 ora e mezza siamo a San Pedro, niente male, palme e spiagge bianche, la bella vita come sempre, cerchiamo un imbarco per il Nord dell'isola ma ci costa troppo quindi decidiamo di campeggiare lungo la spiaggia a Sud, l'unico posto che ci dicono sia possibile....dopo tanto camminare con l'imgombrante peso, arriva buio e non troviamo il posto, inizia a piovere e ci rifugiamo in un resort, e' un posto da ricchi o da chi vuole tutto gia' organizzato insomma. Andiamo verso il centro, ci blocca un signore di colore, ci dice i posti dove andare e ci dice che ha una bazza e di seguirlo, dopo qualche incertezza per la nostra incolumita' decidiamo di dargli fiducia e con il coltello in tasca gia' aperto lo seguiamo in strade buie, alla fine ci porta in un bel posto con un bar, dove conosce un amico che ci fa' 50 dollari per tutti e 3, niente male e una stanza bella grande. Dormiamo e ci cuciniamo scatole di fagioli, tonno e cipolla, ottima cena!
La sera stiamo al bar a bere 2 birre locali e poi usciamo verso il centro, e' lunga, sono 3 km, ma con calma si arriva...andiamo in questo bar Rock che ci avevano detto, con una band live ci gasiamo con del rock e facciamo i pazzi saltando nella pista, ci mettono pure i Ramones, paura!
Abbiamo chiuso il locale e ballevamo solo noi per tutto il tempo, qualche smorto gringo e solo pochi gueri come noi in tutta la citta'. E' dura parlare inglese dopo 3 mesi di spagnolo, mi sento un mongolo e mi viene da parlare solo spagnolo, ma dopo un po' lo switch english ritorna e si parla senza pensare inglese, e' strano e molto difficile, anche se mi gusta molto ora lo spagnolo...
Compro maschera e boccaglio e l'indomani cerchiamo un posto dove fare lo snorkeling tour sul reef, il reef si vede da dove siamo, le onde si infrangono a 500 metri in mezzo al mare, una assurda linea bianca. Troviamo il tour piu' economico girando, 35 dollari US, 20 euro circa per 3 ore in 2 posti diversi. Partiamo e siamo in 5 in barca, dopo 30 minuti siamo al reef, la nostra barca e' piena di pesci nell'acqua cristallina sotto di noi, scendiamo dalla barca e subito ci accolgono 2 mante di un paio di metri e uno squali di 3 metri in lontananza, seguiamo il tipo e ci porta al reef, impressionante, mille pesci di mille colori, difficile da spiegare, chi e' stato al reef sa' e chi non ci e' stato e' meglio che ci vada, mante tigre grandi come le mie mani aperte passeggiano con leggiadria a mezza altezza nel fondale di 10 metri, coralli viola e pesci giganti.
Dopo cambiamo posto ed andiamo a Shark Alley, ad appena 3 minuti, appena arrivati la nostra barca e' circondata da squaletti di 2 o 3 metri sotto, dopo qualche esitazione a saltare in acqua lo facciamo e tocchiamo gli squali, giochiamo con mante giganti, poco da dire, un altro sogno.
Poi l'indomani giornata relax e oggi partiamo con la lancia per Belize City, dove recuperiamo la macchina e partiamo alla volta di Chetumal, dove siamo ora, in Messico di nuovo con altri 2 timbri sul passaporto...Viva Mexico!
Alla prossima, ecco un link con altre foto di Orizaba, per le altre foto appena riesco le posto...