giovedì 18 giugno 2009

Mate...Paraguay e le cascate di Iguazu!

Ciao,
un nuovo aggiornamento...mi scuso per gli errori e il mio brutto italiano, ma scrivo rapido e senza mai correggere, non ho mai troppo tempo per riguardare e correggere, mai lo faccio, viene con il flusso dei pensieri e gli errori anche, li ho dentro. Spesso si vede e me ne rendo conto dalla scarsa punteggiatura, butto giù tutto senza dare il tempo di respirare. Spero solo si capisca lo stesso e mi scuso...ignoro molte cose ma i consigli mi aiutano, grazie!

Ritorniamo a questa corsa verso la sognata Buenos Aires, ero rimasto a Salta in Argentina, ci siamo stati 2 giorni in un ostello con Ariel e Christian, poi abbiamo ripreso la strada verso il Nord, fino ad arrivare sulla deviazione per Jujuy, dove abbandoniamo Christian sulla strada per visitare altre città. Io e Ariel continuiamo nella direzione per Formosa, la strada è lunga, una delle più lunghe dell'Argentina ci dicono, tutta dritta in mezzo al nulla, una strana pampa che sembra savana, ricorda l'idea che ho dell'Africa, mica male!

Arriva presto la notte dopo 8 ore di guida e ci fermiamo nel primo paese dove il nostro serbatoio vuoto ci indica, un posto chiamato Morales in mezzo al nulla. Chiacchieriamo con le persone del luogo e troviamo un alloggio per pochi pesos. La mattina un buon caffè con latte e poi si riparte.
Durante la guida scoppia una gomma, riesco a controllare la sbandata e tutto bene, gomma di scorta piccola e si riparte.



Facciamo altri 200 km per trovare il prossimo paese e una officina di
riparazione gomme. Nell'attesa della riparazione mangiamo una buona torta di patate da una signora simpatica. L'Argentina regala, molta gente simpatica ed allegra, buon cibo e molta varietà come in Italia e un'aria di casa. Noto nel negozio della signora l'erba Mate, e dico ad Ariel: "Devo comprare un Mate, non lo bevo dalla Colombia! Sono passati 2 mesi e ne ho una voglia irresistibile!". Ho espresso questo desiderio e pensa la follia, sono ritornato dal gommista e mi trovo 2 persone del municipio del paese, chiamato Pozo del Tigre, che mi dicono "Abbiamo letto la tua storia, possiamo farti una intervista per il giornale del paese?", acconsento e parlo al microfono rispondendo alle domande.

Beh alla fine mi dicono, vogliamo farti un regalo dal paese per il tuo viaggio...un Mate! Non ci credevo, tutto in legno e ben fatto...grazie mille...la magia con il desiderio arrivata dal cielo in pochi minuti...incredibile...sono ritornato dalla signora per regalargli un libro che avevo in macchina e lei mi regala l'erba Mate Rosamonte, wow, mi sono ricordato che Elia aveva lasciato una bombilla dentro la macchina...la presi, avevo tutto, acqua calda, Mate, bombilla e erba...WOW il mio primo sorso di Mate in Argentina...che momento!!!



Adesso ormai sono dipendente al Mate...almeno 3 volte al giorno....incontrollabile, mi dà energia più di un caffè. Dopo l'esperienza del Mate siamo ritornati rapidi sulla strada ed arrivammo la notte a Formosa, la capitale di quella regione argentina che molti argentini neanche conoscono.
Decidiamo che stanotte avremmo dormito in macchina e quindi saremmo andati a ballare e bere birra, erano diversi mesi che non lo facevo ed era venerdì notte. Così fecimo, parcheggiammo la macchina, bevemmo birra parlando di vita e filosofia, arrivò mezzanotte, cercammo un club ed entrammo. Mi scatenai ballando come un pazzo, era molto che non lo facemo, tante belle ragazze argentine ma io avevo Gina nella mente...



Arrivarono le 5 del mattino, tutti fuori, salire in macchina, abbassare il sedile e pronti...domani siamo in Paraguay! La mattina alle 8 la luce ci svegliò e prendemmo la volta per la frontiera con il Paraguay, questo paese di cui non conosco niente e di cui non si sà niente...ero curioso!
Arrivammo alla frontiera presto e in poco tempo eravamo in un paese, senza troppi intoppi, scambiai un libro per qualche CD di musica tipica e ripartimmo verso Asuncion, la capitale.

Arrivammo presto, la strada era piena di palme e verde, veramente impressionante, poche case e in qualche ora solcammo il ponte sul rio Paraguay, un ponte immenso, sembrava di entrare a Panama City sul ponte America...che stranezza...ed in effetti Asuncion mi fece la stessa impressione, tanti grattacieli e una città che mai avrei pensato fosse così, molto simile a Panama City, tutta pulita e con un saliscendi di strade del centro molto simile a San Francisco in California...che bellezza! Mangiammo dei ravioli per pochi pesos e trovammo un hotel economico...non esistono ostelli e tantomeno Couchsurfing...era già difficile trovare un Hotel...però con poco ce la siamo cavata. Che strano, in Paraguay ho provato la prima volta il Tererè, come il Mate ma con acqua ghiacciata, mica male!




Nell'Hotel abbiamo conosciuto Eileen, una ragazza londinese che lavora in una cooperativa organica in un paesino sperso nel mezzo del Paraguay, ci invitò a casa sua per vedere la realtà del Paraguay fuori dal centro. Così il giorno dopo decidemmo di andare a trovare, arrivammo in questo paese chiamato Arroyos y Esteros, la culla dello zucchero organico del mondo. Canne da zucchero a perdita d'occhio, esportate in tutto il mondo. Trovammo casa sua in questo piccolo paese dove tutti conoscevano questa bionda ragazza straniera. Un nuovo abbraccio e tante chiacchiere. Mangiammo qualcosa e poi in piazza a suonare, mentre lei tornava al lavoro.
Prepariamo una cena, suoniamo improvvisando a casa sua e poi tutti a letto, che bella giornata in questo tranquillissimo paese, veramente inaspettato.



Il giorno dopo riparo il suo computer, salutiamo tutti nella cooperativa e ritorniamo sulla strada per arrivare a Iguazu. Arrivammo alla frontiera con il Brasile e con tanta simpatia e una nuova lingua che non conoscevo, entrammo a Foz de Iguazu in Brasile, nuovi timbri e carte, solo 30 minuti in Brasile parlando portoghese per poi rientrare in Argentina a Puerto Iguazu, la meta per vedere le cascate spettacolari...come quelle del Niagara. Passammo la tripla frontiera ed entrammo nuovamente in Argentina. Ho venduto molti libri, alla frontiera, alla polizia che sempre mi ferma, a gente per la strada. Ormai sono a quota 200 libri venduti in poco più di 2 mesi...ne rimangono 250 circa.



Arriviamo a Puerto Iguazu e conosciamo in un ostello 3 ragazze canadesi, buon feeling e tanta simpatia, andiamo insiema alle cascata l'indomani. Passiamo un giorno intenso di camminata in questo incredibile parco nazionale che fà perdere le parole...veramente impressionante e vi lascio alle foto perchè le parole mi mancano...







Oggi un nuovo giorno qui a Puerto Iguazu e domani un nuovo giorno di addii, lascio Ariel e riprendo solo il viaggio con Hope alla volta del Brasile, direzione Florianapolis sulla costa e poi Porto Alegre, per arrivare in 2 settimane a Buenos Aires, dove mio fratello Alessio sta per arrivare...a presto!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Fantastico...
ti ho girato su Facebook, il telefono e tutti i contatti di Rodrigo... lui sa che arrivi e ti sta aspettando! ;)
E' 12 anni che non lo vedo...
1997 Grecia, portagli i miei abbracci e auguri, è una persona molto intelligente e brasiliana... che dire di piu'! ;)

Arrivero' ad Aires aeroporto Pistarini, il 6 di luglio alle 19:05.

Ci Vediamo lì...
Alessio

Anonimo ha detto...

che foto fil...
che meraviglie le cascate...commovente la bellezza
della natura

mi lasci sempre senza parole vecchio

qua a Bo solita routine, nuove conoscenze molto simpatiche e da balotta, e uno spirito di fare casino e divertirsi fantastico mi avvolge!!!
la vita è una sola, godiamocela tutta sempre.

un abbraccio bello

a presto
Matte C.

Anonimo ha detto...

uueeee....
sono prontooooooo!!!!!!!
Mi sono ubriacatooo...
in due giorni... come un pazzo...
ma non parliamo di soldi...
questi...
cazziiiii di soldi....
l'importante e tornare a casa e dire...
nonostante tutto... ho qualcosa di piu'... qualche amico in piu', quanlche esperienza in piu'...
sto cucinando... alle 7.30 sembra strano... ma i ceci lo sai che hanno bisogno di tempo...
sto pensando a questa mega festa di addio e ...vacanza il prossimo sabato... in quella discoteca di paese che tu hai conosciuto... e che ormai e come una mia seconda casa... dove tutti mi conoscono e chi non mi conosce... deve!
penso che il prossimo sabato... partiranno due bottiglie di vodka e tavolo e festa ad honorem...
con tanto di cartelli e cori...
vengo a raggiungerti... in quel no so dove andrem... voglio spaccare l'Argentina in due... nel senso buono di conoscere e incontrare nuove menti... :D aspetto altre due settimane... bacio il suolo argentino... e mi sa che vomitero... anche..... cazzo... la fine del mondo non si vede ogni giorno!!!