mercoledì 24 giugno 2009

Brasile...un altro continente!

Eccoci di nuovo...da Puerto Iguazu, una mattina come un'altra, ho salutato tutti e sono ritornato di nuovo sulla strada, senza mappe, verso un Brasile sconociuto, sia nella lingua, che non conosco, sia nei luoghi che non ho idea di come siano.
In Asuncion ho conosciuto tra l'altro 2 ragazzi italiani anche loro in viaggio da tempo, persone splendide ed interessanti...ecco cosa hanno scritto su di me:

http://latinoamericani.blogspot.com/2009/06/eroi-moderni-rivoluzionari.html





In pochi minuti alla frontiera tutto era gia' pronto, un nuovo visto per me e Hope, avevo il pieno e decisi di tirare dritto verso la costa, non sapevo assolutamente la strada e non capivo neanche bene le indicazioni che chiedevo in spagnolo...ma una cosa sapevo, Florianopolis distava 900 km da Foz de Iguacu, quindi dovevo fare una tappa intermedia da qualche parte.

Dopo qualche richiesta di informazioni capii che dovevo dirigermi sulla BR-277 direzione Curitiba, a circa 550 km...la capitale della regione del Parana'. Cosi' feci, tirai dritto, fino ad arrivare al primo casello su quella bella autostrada...ovviamente non avevo moneta brasiliana, non avevo trovato una banca dove cambiare niente...quindi ritornai indietro in un piccola paese a cambiare i soldi bloccando mezza autostrada per fare retromarcia...che ridere!



Nel frattempo la musica su Hope era muta, non funzionava piu' la radio e quindi ero anche senza musica...segui quella dritta e bella strada asfaltata per diverse ore, mi fermai a mangiare qualcosa e capivo che la lingua era un problema, non potevo comunicare, i portoghesi non capiscono lo spagnolo e io non capivo il portoghese...sembra uguale ma non lo e'...fidatevi!

Guidai dalle 10 del mattino fino alle 20 di notte, dove arrivai finalmente a Curitiba, le luci di questa enorme citta' la illuminavano gia' da lontano...era venerdi' notte e come era accaduto a Bogota', avevo voglia di svagare dopo tutta quella guida. Decisi che avrei dormito in macchina e usato i soldi per entrare in un club e bere alcune birre, fare mattina e poi riposare in macchina.
Mangiai 2 hot-dog da poco e 1 lattina di Guarana', ripresi le energie, andai in macchina a cambiarmi con il completo indie-rock da battaglia con la ormai mitica cravattina, ed arrivo' mezzanotte. Mi sentivo un barbone in macchina a cambiarmi, lavarmi i denti, una strana sensazione ma ormai ci sono abituato...e' la mia casa!

Ero pronto, segui la strada e ben presto trovai un club, tanta gente fuori e con lo stesso stile, chiesi e mi dissero che c'era una serata Indie-Rock, non ci credevo, e' piu' di un anno che non ballo quella musica, l'ho cercata in tutta America e mai trovata...era il momento.
Il club si chiama James, figo all'interno e con bella gente, presi una birra e attesi che si animasse...Era pieno di belle ragazza a tal punto che mi chiedevo se avevo fatto bene ad andare in quel covo di tentazioni...non era facile...ci voleva una benda!

Inizio la musica e iniziai a ballare come un pazzo nella dancehall, completamente fuori controllo alternando balli scatenati a sorseggi di birra e qualche sigaretta Clove. Niente male, serata veramente impressionante, era un anno che non ballavo cosi', mi sono divertito moltissimo, ho conosciuto amici e fatto chiusura, dormito in macchina in un parcheggio dalle 5 alle 9 e poi la luce del giorno gia' annebbiava il mio sonno. Di nuovo sulla strada cercando di capire cosa fare, feci colazione, mi ricordai che avevo il numero di una amica annotato sul braccio, la dovevo chiamare alle 12, andai al parco e mi misi a scrivere e suonare...

Poi mi incontrai con gli amici in centro, Curitiba e' veramente una citta' europea, non avrei mai pensato che la mia idea del Brasile potesse arrivare cosi' oltre, sono avanti, tanto da non trovare un Internet point perche' tutto hanno Wi-Fi o lo tengono in casa. Ero accerchiato da grattacieli e cemento, qualcosa di impressionante...mai lo avrei pensato! Fecimo un giro in un bel parco e ad una fiera giapponese, dove abbiamo mangiato ottimi Teriaki e Sushi. Conobbi altri amici e mi diedi appuntamento con loro in un bar alle 22. Andai a trovare un posto dove dormire in macchina, ero super-stanco, non avevo dormito molto e dovevo stare attivo per capire anche il portoghese...che follia.



Dormii 2 orette in macchina ed andai all'appuntamento. Nell'attesa incontrai un artigiano che mi disse che li' vicino c'era una pensione con parcheggio a poco, mi accompagno' e parlammo tanto, dipingeva sulle mattonelle, ottima arte. Parlai con il tipo della pensione e mi disse che non aveva posto, io replicai, non c'e' problema, parcheggio qui dentro e dormo in macchina, ok? Accetto, altra notte in macchina...

Mi incontrai con i ragazzi ed andammo in un bar carino, parlammo tanto e ci divertimmo molto, poi li salutai ed andai nella mia casa...Hope!
La mattina seguente decisi che avrei ripreso la strada, anche se in Curitiba c'era una buona energia volevo continuare fino alla costa, vedere l'oceano Atlantico che non vedevo da tempo...
Dopo le dovute indicazioni datemi dal ragazzo della pensione e la direzione da seguire, salii in macchina, destinazione Florianapolis! Era distante 300 km circa e in 4 orette arrivai, la strada era molto bella e ben grande, anche se i pedaggi sono cari, ed anche la benzina. In Brasile usano l'Alcool quasi tutti, costa la meta' e si puo' utilizzare nella stesso serbatoio della benzina, una tecnologia chiamata Total-Flex.

Arrivai a Florianopolis alle 13, vidi finalmente la costa Atlantica, ero dall'altra parte dell'America del Sud...che bellezza, cantavo come un pazzo dato che non avevo musica...vidi in lontananza l'isola, fatta di grattacieli in pieno oceano e un ponte sospeso da brivido...troppa ricchezza.
Passai il ponte e cercai un Internet Cafe' in centro, era domenica, dato che dovevo vedere se mi aveva risposto una Couchsurfer. Dopo 2 ore girando e chiedendo in un centro commerciale lo trovai...nessuna risposta, cercai alcuni ostelli economici e mi diressi verso Barra da Lagoa.
Non sapevo che fosse un'isola cosi' bella, piena di lagune e scorsi sull'oceano ovunque, dune di sabbia e tanta gente, forse un po' troppo figa per le mie tasche, ma ormai ero li'...

Trovai l'ostello e dopo aver visto la macchina mi fecero un buon prezzo e decisi di rimanerci. Un ostello superfigo, vista laguna e oceano, tavole da surf incluse in un posto mozzafiato. Feci una doccia calda subito e mi buttai a dormire...riposai e poi andai a scrivere guardando le luci della laguna. Conobbi alcuni ragazzi e ragazze inglesi e parlammo un po'. Ero stanco morto ed andai a letto, domani mattina volevo surfare. Mi svegliai presto, colazione inclusa e abbondante, scelsi la muta e la tavola e mi misi in marcia verso la spiaggia, 5 minuti a piedi...



C'era molto vento e feci alquanto fatica per uscire, presi i soliti 2 o 3 schiaffi in faccia, ho resistito un po', fatto diverse prove e poi dopo una oretta uscii stanco morto, c'erano serie grosse ogni tanto e mi cagavo sotto, il Surf ho gia' capito non e' il mio sport...ci provo ogni tanto e ogni volta ne ho la conferma...vabbe'! Il tipo dell'ostello mi disse che la prossima settimana arriva il campionato mondiale, Kelly Slater e company, che lui conosce e tanta mossa...

Dopo il ritorno dalla spiaggia, un po' di chill-out e polleggio, chiacchiere, un giro per la isola con la macchina e un po' di Ghost-riding con i 2 tipi inglesi che mai lo avevano fatto...ottimo!
La notte qualche birretta ed intanto i contatti con Rodrigo, un amico di mio fratello a Porto Alegre. La mattina, contro tutte le previsioni, decisi di riprendere la strada, in quel luogo ci sono troppe tentazioni...ma allo stesso tempo, anche se sono in Brasile, le vendite del libro non vanno male!




Una abbondante colazione e una nuova avventura, altri 500 km da percorrere, i soliti saluti a cui ormai sono abituato e via! In questo ultimo tratto di strada sono successe mille cose a Hope, che perde pezzi ma non colpi. Ho iniziato a sentire un rumore strano a treno posteriore, mi sono fermato, la gomma toccava contro il parafango, ammortizzatore morto, ho tolto la gomma e rimosso i pezzi di molla residui che ora fanno parte dell'arredamento. Fatto questo ho ripreso il cammino senza problemi.

La strada era totalmente in costruzione e fare 500 km ci vuole una vita, ma senza paura andavo avanti. Poi ad un certo punto un camion arriva a forte velocita' circa di me, io sento un botto fortissimo dentro l'abitacolo, sbando e mi fermo poco piu' avanti, ancora confuso, non sapevo che cosa era successo! Beh scoppiato il vetro laterale sinistro dietro di me, mille vetri ovunque, credo dovuto alla compressione d'aria, il parabrezza si e' crepato maggiormente...ma niente paura, ho coperto il buco con un telo di plastica e ripreso il cammino...finalmente alle 18 sono a Porto Alegre!!




Cercai per almeno 1 ora una cabina da cui chiamare Rodrigo ma senza un buon esito, tutte rotte...allora decisi di trovare la direzione da solo perso in questa grande citta'...alla fine in mezz'oretta ero gia' davanti a casa sua...mangiai qualcosa nell'attesa e alle 20 finalmente il grande incontro! Molto emozionante, mi ha fatto vedere la casa e la camera dove mi ospitera', abbiamo mangiato dei semi simili alle castagne, molto buoni e tante chiacchiere!





Stamattina abbiamo fatto un giro per la citta' e il centro, stanotte mi cucineranno qualcosa di tipico, credo pesce...dopodomani se tutto va bene mi butto nuovamente a sud verso Montevideo o Punta dell'Este, ormai mancano solo 1200 km a Buenos Aires...il conto alla rovescia inizia!!

Un abbraccio a tutti e posto le foto del precedente post dato che il blog me le ha cancellate, argh!!




giovedì 18 giugno 2009

Mate...Paraguay e le cascate di Iguazu!

Ciao,
un nuovo aggiornamento...mi scuso per gli errori e il mio brutto italiano, ma scrivo rapido e senza mai correggere, non ho mai troppo tempo per riguardare e correggere, mai lo faccio, viene con il flusso dei pensieri e gli errori anche, li ho dentro. Spesso si vede e me ne rendo conto dalla scarsa punteggiatura, butto giù tutto senza dare il tempo di respirare. Spero solo si capisca lo stesso e mi scuso...ignoro molte cose ma i consigli mi aiutano, grazie!

Ritorniamo a questa corsa verso la sognata Buenos Aires, ero rimasto a Salta in Argentina, ci siamo stati 2 giorni in un ostello con Ariel e Christian, poi abbiamo ripreso la strada verso il Nord, fino ad arrivare sulla deviazione per Jujuy, dove abbandoniamo Christian sulla strada per visitare altre città. Io e Ariel continuiamo nella direzione per Formosa, la strada è lunga, una delle più lunghe dell'Argentina ci dicono, tutta dritta in mezzo al nulla, una strana pampa che sembra savana, ricorda l'idea che ho dell'Africa, mica male!

Arriva presto la notte dopo 8 ore di guida e ci fermiamo nel primo paese dove il nostro serbatoio vuoto ci indica, un posto chiamato Morales in mezzo al nulla. Chiacchieriamo con le persone del luogo e troviamo un alloggio per pochi pesos. La mattina un buon caffè con latte e poi si riparte.
Durante la guida scoppia una gomma, riesco a controllare la sbandata e tutto bene, gomma di scorta piccola e si riparte.



Facciamo altri 200 km per trovare il prossimo paese e una officina di
riparazione gomme. Nell'attesa della riparazione mangiamo una buona torta di patate da una signora simpatica. L'Argentina regala, molta gente simpatica ed allegra, buon cibo e molta varietà come in Italia e un'aria di casa. Noto nel negozio della signora l'erba Mate, e dico ad Ariel: "Devo comprare un Mate, non lo bevo dalla Colombia! Sono passati 2 mesi e ne ho una voglia irresistibile!". Ho espresso questo desiderio e pensa la follia, sono ritornato dal gommista e mi trovo 2 persone del municipio del paese, chiamato Pozo del Tigre, che mi dicono "Abbiamo letto la tua storia, possiamo farti una intervista per il giornale del paese?", acconsento e parlo al microfono rispondendo alle domande.

Beh alla fine mi dicono, vogliamo farti un regalo dal paese per il tuo viaggio...un Mate! Non ci credevo, tutto in legno e ben fatto...grazie mille...la magia con il desiderio arrivata dal cielo in pochi minuti...incredibile...sono ritornato dalla signora per regalargli un libro che avevo in macchina e lei mi regala l'erba Mate Rosamonte, wow, mi sono ricordato che Elia aveva lasciato una bombilla dentro la macchina...la presi, avevo tutto, acqua calda, Mate, bombilla e erba...WOW il mio primo sorso di Mate in Argentina...che momento!!!



Adesso ormai sono dipendente al Mate...almeno 3 volte al giorno....incontrollabile, mi dà energia più di un caffè. Dopo l'esperienza del Mate siamo ritornati rapidi sulla strada ed arrivammo la notte a Formosa, la capitale di quella regione argentina che molti argentini neanche conoscono.
Decidiamo che stanotte avremmo dormito in macchina e quindi saremmo andati a ballare e bere birra, erano diversi mesi che non lo facevo ed era venerdì notte. Così fecimo, parcheggiammo la macchina, bevemmo birra parlando di vita e filosofia, arrivò mezzanotte, cercammo un club ed entrammo. Mi scatenai ballando come un pazzo, era molto che non lo facemo, tante belle ragazze argentine ma io avevo Gina nella mente...



Arrivarono le 5 del mattino, tutti fuori, salire in macchina, abbassare il sedile e pronti...domani siamo in Paraguay! La mattina alle 8 la luce ci svegliò e prendemmo la volta per la frontiera con il Paraguay, questo paese di cui non conosco niente e di cui non si sà niente...ero curioso!
Arrivammo alla frontiera presto e in poco tempo eravamo in un paese, senza troppi intoppi, scambiai un libro per qualche CD di musica tipica e ripartimmo verso Asuncion, la capitale.

Arrivammo presto, la strada era piena di palme e verde, veramente impressionante, poche case e in qualche ora solcammo il ponte sul rio Paraguay, un ponte immenso, sembrava di entrare a Panama City sul ponte America...che stranezza...ed in effetti Asuncion mi fece la stessa impressione, tanti grattacieli e una città che mai avrei pensato fosse così, molto simile a Panama City, tutta pulita e con un saliscendi di strade del centro molto simile a San Francisco in California...che bellezza! Mangiammo dei ravioli per pochi pesos e trovammo un hotel economico...non esistono ostelli e tantomeno Couchsurfing...era già difficile trovare un Hotel...però con poco ce la siamo cavata. Che strano, in Paraguay ho provato la prima volta il Tererè, come il Mate ma con acqua ghiacciata, mica male!




Nell'Hotel abbiamo conosciuto Eileen, una ragazza londinese che lavora in una cooperativa organica in un paesino sperso nel mezzo del Paraguay, ci invitò a casa sua per vedere la realtà del Paraguay fuori dal centro. Così il giorno dopo decidemmo di andare a trovare, arrivammo in questo paese chiamato Arroyos y Esteros, la culla dello zucchero organico del mondo. Canne da zucchero a perdita d'occhio, esportate in tutto il mondo. Trovammo casa sua in questo piccolo paese dove tutti conoscevano questa bionda ragazza straniera. Un nuovo abbraccio e tante chiacchiere. Mangiammo qualcosa e poi in piazza a suonare, mentre lei tornava al lavoro.
Prepariamo una cena, suoniamo improvvisando a casa sua e poi tutti a letto, che bella giornata in questo tranquillissimo paese, veramente inaspettato.



Il giorno dopo riparo il suo computer, salutiamo tutti nella cooperativa e ritorniamo sulla strada per arrivare a Iguazu. Arrivammo alla frontiera con il Brasile e con tanta simpatia e una nuova lingua che non conoscevo, entrammo a Foz de Iguazu in Brasile, nuovi timbri e carte, solo 30 minuti in Brasile parlando portoghese per poi rientrare in Argentina a Puerto Iguazu, la meta per vedere le cascate spettacolari...come quelle del Niagara. Passammo la tripla frontiera ed entrammo nuovamente in Argentina. Ho venduto molti libri, alla frontiera, alla polizia che sempre mi ferma, a gente per la strada. Ormai sono a quota 200 libri venduti in poco più di 2 mesi...ne rimangono 250 circa.



Arriviamo a Puerto Iguazu e conosciamo in un ostello 3 ragazze canadesi, buon feeling e tanta simpatia, andiamo insiema alle cascata l'indomani. Passiamo un giorno intenso di camminata in questo incredibile parco nazionale che fà perdere le parole...veramente impressionante e vi lascio alle foto perchè le parole mi mancano...







Oggi un nuovo giorno qui a Puerto Iguazu e domani un nuovo giorno di addii, lascio Ariel e riprendo solo il viaggio con Hope alla volta del Brasile, direzione Florianapolis sulla costa e poi Porto Alegre, per arrivare in 2 settimane a Buenos Aires, dove mio fratello Alessio sta per arrivare...a presto!