sabato 29 novembre 2008

L'attesa e l'abbandono

Dopo le 3 eremitiche settimane all'Havana, rivedo Hope nuovamente, dove l'avevo lasciata, a casa di Ana Lilia, a Cancun. Questa energica 40enne me la ha accudita. E' giunto il grande giorno, l'attesa di un amico era terminata. Sono andato all'aereoporto ad attendere Matte e Lisa, lo vedo, grande emozione e forti abbracci. Ma di Alle nessuna traccia, sapeva la data e gli orari di arrivo e pensavo fosse li' ad aspettarlo, ma cosi' non era.

Andiamo tutti a casa di Ana, cercando di capire che fine ha fatto Alle. Mia madre come sempre mi ha portato l'ottimo Grana, e le cose che gli avevo chiesto, vocabolario e sinonimi. Peccato per la mortadella che e' stata bloccata alla frontiera e non la posso gustare!
Finalmente abbiamo tracce di Alle, ha chiamato Ana, e' in aereoporto, e dopo poco arriva a casa, di nuovo insieme dopo 3 settimane, raccontandoci tutto quello che era accaduto nel frattempo.
Lui aveva vissuto l'opposto di me, feste e sballi folli a Playa del Carmen.

Andiamo tutti insieme l'indomani alla isola Holbox, nel nord del Quintana Roo. Siamo carichi come dei muli, in 4 in macchina con mille zaini, ma alla fine riusciamo ad incastrare tutto.
Hope testa la fiducia che ho verso di lei fermandosi lungo la strada, e, con la pazienza ed incredulita' di tutti, riparte, era solo andata in folle...

Riprendiamo la strada e finiamo per passare in una strada clandestina in mezzo alla selva, per riuscire a non pagare l'autostrada...assurdo! Poi ci fermiamo a Solferino, un pueblo minuscolo dove mangiamo carne alla messicana, con filetto di una mucca uccisa la mattina, e raccogliendo arance per fare la spremuta.
Tutto ottimo, ripartiamo e prendiamo il traghetto per l'isola, lasciando Hope in un vicino parcheggio.

I delfini nuotano a fianco alla barca, e l'isola e' fantastica, un piccolo pueblo di pescatori tra spiagge bianche. Stiamo 3 giorni in quel magnifico paesaggio, fatto di sole e pesce fresco.
Cuciniamo e ci rilassiamo, suoniamo e Matte mi da' le basi della musica. Ora molte cose tornano, sono ricettivo ed attento.

Io ed Alle passiamo una notte folle a parlare di vita fino alle 4 del mattino e la comprensione e' immediata, nessuno scontro, solo evoluzione.

Finiamo i soldi e sull'isola e non ci sono ATM. Fortunatamente cambiamo gli Euro degli amici appena arrivati. Poi ripartiamo verso Cancun, dove Matte e Lisa prenderanno il bus per andare a San Cristobal de las casas a suonare. Cosi', dopo uno stretto viaggio ritorniamo nella orribile Cancun e, dopo le foto di rito su Hope, salutiamo in maniera sentita Matte e la Lisa. Che bella coppia! 2 grandi persone che si uniranno...

Alle decide di ritornare a Playa del Carmen e io lo seguo, cosi' insieme ritorniamo nell'ostello dove lui era stato, per godermi un po' di festa e casino, dato che ormai e' un po' che sono trattenuto.

Ormai siamo 3 giorni che siamo qui, tanto alcool e festa fino a tardi, e' dura ritornare all'estremo, ma pian piano mi ci sto riabituando, ne ho bisogno, Pura Vida anche qui insomma...

Domani andro' in CS da qualcuno, vorrei terminare il libro ed organizzare la mia discesa verso Sud...staremo a vedere!

venerdì 21 novembre 2008

Vivere nell'alma de Cuba

Eccomi qui nuovamente, cosa dire, avrei tanto da dire ma ancora devo metabolizzare.
Faccio un rapido sunto di quello che e' passato in queste 3 settimane.
Dopo Chetumal, Campeche, Merida e Cancun in Messico con Alle, Elia lo avevamo salutato a Chetumal, ho preso un volo aereo per Havana, il 29 ottobre, ritorno il 21 novembre.

Volevo andare a trovare un po' di solitario relax per trovare un po' di energia.
Come sempre il FLOW non manca di indicarmi la strada, sono finito per caso a vivere nel Callejon de Hamel, una delle vie piu' famose ed artistiche dell'Havana.Ho conosciuto tutti e vissuto con loro, i cubani, per 3 settimane in quella via, pagando solo in moneta nazionale, vivendo come i cubani insomma. Ho scoperto tanto e sono successe tante cose in questo tempo. Ho lavorato per 5 o 6 ore tutti i giorni per 2 settimane, ultimando un libro che ora dovro' stampare.


Senza Internet e senza Hope e' stata dura, vera solitudine, nella difficolta' di acquisire vere amicizie cubane. Ho fatto un corso di percussioni, jambe e conga ed imparato qualcosa sulla rumba, son, bolero e cha-cha-cha. Sono uscito poco e ho letto tanto sulla storia del paese in cui mi trovavo, senza guide e senza mappe come solito. Guardavo sempre la TV locale e quello che trapelava dall'esterno, discutendone con i cubani.

Per fortuna non mi scambiavano per Italiano, ma per argentino, spagnolo, arabo o cubano.
Ho gustato le buonissime tortica, dolci di farina locali, il guarapo, succo di canna, e tante pizze per pochi peso cubani. La cosa pazzesca e' la differenza tra il dormire e il mangiare, non ho trovato a meno di 15 dollari per dormire, ma mangiavo per 1 dollaro al giorno. Assurdo, ero ospitato da una giornalista, ho conosciuto il pittore della via, andato a teatro, gustato mohito, daiquiri e la cerveza Bucanero. Una giornata tipo era sveglia alle 9, pratica con la conga fino alle 10, poi lezione di 2 ore con Leo, il maestro che dormiva nella stanza a fianco, poi un po' d'aria, 2 pizze napolitane per 14 peso cubani, 50 cent, non male, 2 tortica, 2 peso, scrivere a macchina per 1 oretta o editare per 4 ore, poi 1 o 2 ore di chitarra e riso con fagioli preparato da Karina e poi letto a leggere per qualche oretta.


Quante cose ho visto di quella incredibile citta'.
Solo ieri ho fatto delle foto, ho girato tutto il giorno con i bus a 40 cent di peso, troppo da guardare. Oggi ho preso l'autobus e con 5 centesimi di euro sono andato in aereoporto, mentre, non conoscendo, all'andata mi hanno spillato 20 dollari. Ora sono di nuovo a Cancun, e' strano essere su un aereo ma non per tornare a casa, troppo strano, quasi assurdo. Ora vado a recuperare Hope e domani attendo Matte in aereoporto.

Mi mancate tutti un sacco, ho voglia di SUD, basta Messico!
Viva Fidel e il socialismo...
Un grosso abbraccio ed un bacio a tutti!